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Teatro San Carlo di Napoli

MISSIONE

Il Teatro di San Carlo è una Fondazione senza scopo di lucro dal 1999 e ha come finalità la diffusione dell'arte musicale e la formazione di quadri artistici.


ATTIVITÀ PRINCIPALI

Il teatro organizza spettacoli e si occupa anche di formazione.

Il Teatro dedica, infatti, ampio spazio all'attività promozionale puntando soprattutto su un cartellone pensato appositamente per un pubblico giovane con spettacoli che tengono conto delle varie fasce d'età, dalle scuole elementari al liceo. Il programma offre l'esempio di ogni genere musicale dall'opera al concerto, dal balletto al recital: un cartellone che vuole superare i confini dei generi per sensibilizzare il pubblico dei giovani.


STORIA

Il San Carlo è il più antico teatro operante in Europa. Costruito nel 1737, non ha mai sospeso le sue stagioni eccetto nel periodo compreso tra il maggio 1874 e il dicembre 1876 allorché, a causa della grave crisi economica di quegli anni, vennero meno le abituali sovvenzioni.

Il San Carlo fu costruito per volontà del sovrano Carlo di Borbone. Egli, infatti, nell'ambito del rinnovamento urbanistico volto a dare a Napoli un aspetto più consono al suo recente ruolo di capitale di un regno autonomo, ritenne opportuno che un nuovo teatro svolgesse la funzione di rappresentanza del potere regio, prendendo così il posto del piccolo e vetusto (era stato eretto nel 1621) San Bartolomeo.

Il 4 marzo 1737 fu firmato il contratto con l'architetto Giovanni Antonio Medrano, Colonnello del Reale Esercito, e con l'appaltatore Angelo Carasale, già direttore del S. Bartolomeo e quindi uomo di fiducia del sovrano.

Medrano progettò una sala lunga mt. 28,60 e larga mt. 22,50; conteneva 184 palchi, compresi quelli di proscenio, disposti in sei ordini, più un ampio palco reale, capace di ospitare dieci persone.

Otto mesi dopo l'inizio dei lavori, il 4 novembre, il teatro era già ultimato. Il San Carlo fu inaugurato con l'opera Achille in Sciro di Metastasio, con musica di Domenico Sarro che diresse l'orchestra e tre balli creati da Gaetano Grossatesta. Le scene furono di Pietro Righini. La parte di Achille fu sostenuta, come era usanza dell'epoca, da una donna, Vittoria Tesi, detta «la Moretta», con accanto la prima donna soprano Anna Peruzzi, detta «la Parrucchierina», e il tenore Angelo Amorevoli.


BILANCIO

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INFORMAZIONI E CONTATTI

www.teatrosancarlo.it

Fonti: sito internet (www.teatrosancarlo.it)